L’integrazione di tutte le reti infrastrutturali aeroportuali, ferroviarie, portuali e stradali resta l’obiettivo centrale per immaginare un nuovo sviluppo della Capitanata.
Se ne parlerà in Confindustria Foggia venerdì 14 maggio p.v., con inizio alle ore 9.30.
L’evento è incentrato sulla presentazione del progetto messo a punto dai Comitati “Vola GinoLisa” e “Un Baffo per Foggia”, volto a fornire utili elementi per una valutazione di ordine generale sul sistema globale dei trasporti e della mobilità della provincia di Foggia e non solo.
La riflessione che, attraverso questa iniziativa, Confindustria Foggia intende provocare toccherà i temi dell’integrazione delle infrastrutture aeroportuali, ferroviarie, portuali e stradali per arrivare a definire un sistema integrato della mobilità come condizione imprescindibile per lo sviluppo del Territorio.
Con il Presidente di Confindustria Foggia, Giancarlo Francesco Dimauro, ne parleranno i Presidenti dei “Comitati Vola GinoLisa” e “Un Baffo per Foggia”, Sergio Venturino e Luigi Augelli, il Presidente dell’ASI Agostino De Paolis, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi.
I lavori - moderati dal Responsabile del Centro Studi di Confindustria Foggia Micky dè Finis - saranno conclusi dal Vice Presidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese.
Sarà possibile seguire l’evento, trasmesso in diretta streaming sulle pagine social di Confindustria Foggia e del Comitato “Vola GinoLisa”, collegandosi con la piattaforma digitale Zoom utilizzando il seguente link:
https://zoom.us/j/95565664506?pwd=UFZvRklOQTlMUkEyVFBvVzZZNTBzZz09“
“L’importanza dell’iniziativa è certificata dall’ormai prossima operatività dello scalo aeroportuale Gino Lisa. Questo nuovo inizio deve però coincidere - sottolinea il Presidente Dimauro -con un rinnovato impegno per la messa a sistema di tutte le altre reti infrastrutturali di cui il territorio dispone, strategiche non solo per la Capitanata e la Puglia, ma per buona parte del Mezzogiorno d’Italia. Non possiamo più aspettare”.