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Lo rendono noto in una dichiarazione congiunta i rispettivi Presidenti, Sergio Fontana e Giancarlo Francesco Dimauro, alla vigilia dell’udienza preliminare fissata dal Tribunale di Bari nell’aula bunker di Bitonto dal Giudice delle Udienze Preliminari, dott. Antonella Cafagna.
“Una scelta convinta, necessaria e direi doverosa - ha dichiarato il presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana - perché professare la legalità impone anche decise e precise assunzioni di responsabilità per confermare il valore inestimabile dell’impresa in una comunità libera e interclassista come vogliamo che sia quella pugliese. I poteri mafiosi che ne condizionano lo sviluppo vanno messi al bando”.
“L’emergenza criminogena con la quale ci misuriamo in Puglia e in particolare in Capitanata non ha precedenti - ha detto Giancarlo Francesco Dimauro, Presidente di Confindustria Foggia - come di certo non ha precedenti l’impegno profuso in questi anni dalle forze dello Stato.
Il mondo dell’impresa non può che essere al fianco delle Istituzioni in questa lotta cruenta che ha colpito nel cuore una terra generosa che merita ben altro. Servono segnali forti e coerenti con l’invito che il Prefetto di Foggia ha lanciato sul versante della coesione e della condivisione sui principi della legalità che sono il nettare della democrazia in un paese civile”.
Il conferimento dell’incarico per la costituzione di parte civile di Confindustria Puglia e Confindustria Foggia è stata affidata all’Avv. Roberto De Rossi, penalista del Foro di Foggia.