“Il Decreto del Ministero dell'Agricoltura mancante della completa regolamentazione sulle fermentazioni differite così come previsto dalla legge 238/16 costituisce un grave rischio per il settore vitivinicolo di Capitanata e si pone in contrasto al lavoro congiunto di istituzioni ed organizzazioni di settore impegnate ad assicurare prospettive ad un settore strategico per l’economia della provincia di Foggia e dell’intera Puglia”. È quanto ha dichiarato il Presidente di Confindustria Gianni Rotice all’indomani della diffusione del decreto particolarmente atteso dagli operatori della filiera in attuazione del nuovo testo unico sul vino fortemente sostenuto dagli industriali di capitanata. “Quanto sta avvenendo - ha proseguito il Presidente Rotice - è sintomo di una visione quanto meno distratta del Ministero che non tiene conto del proficuo e sinergico lavoro posto in essere con il componente della commissione agricoltura della camera dei deputati Colomba Mongiello ed il coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura Leonardo Di Gioia. Occorre quindi - ha concluso Rotice - dar vita a un urgente mobilitazione di tutte le categorie interessate affinché continui e si rafforzi un impegno congiunto perché possa essere emesso urgentemente un decreto che recependo quanto indicato nella legge regolamenti la fermentazione differita dei vini generici che rappresentano la maggior parte della produzione del nostro territorio e si ponga rimedio alla limitata attuazione della legge, errata e pericolosa, contenuta nel attuale decreto e, al contrario, venga promulgata una norma in grado di assicurare sviluppo ed occupazione alla filiera vitivinicola ed ai territori interessati”.